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venerdì 10 agosto 2012


Secondo la British Association of Aesthetic Plastic Surgeons il numero di uomini che si sottopongono alla chirurgia estetica per la riduzione del seno è in aumento.

L'associazione ha detto che le operazioni di riduzione del seno maschile sono aumentate del 28% rispetto allo scorso anno.


Ad oggi la riduzione del seno è la seconda operazione di chirurgia estetica più richiesta dagli uomini, mentre la più popolare resta la rinoplastica, ossia il modellamento del naso.


L'aumento della chirurgia del seno è imputabile, sembra, ad una maggiore consapevolezza di antipatia verso le "tette maschili".


Il 30% degli uomini che hanno richiesto tale tipo di intervento sono stati orientati piuttosto a migliorare la loro dieta e ad aumentare l'esercizio fisico (uomini perlopiù in sovrappeso, che avrebbero potuto beneficiare di una perdita di peso generale).


Quelli invece che alla fine sono stati accettati come operabili dai chirurghi estetici sono effettivamente uomini con adiposità depositate e difficili da rimuovere con il solo esercizio fisico ed il dimagrimento.


E' da sottolineare che oggi gli uomini hanno una più alta consapevolezza del modo in cui i loro torsi appaiono, e questo va attribuito al fatto che stanno cominciando ad essere influenzati dalle medesime pressioni culturali e dagli stereotipi così come le donne.


Tuttavia il vero problema per molti uomini è lo stato complessivo del loro peso e la tendenza ad aumentarlo nel tempo.


La stragrande maggioranza di loro non sono così preoccupati di come dovrebbero essere, quindi la sfida reale per la salute degli uomini è di incoraggiarli a riflettere sul loro peso e a fare qualcosa a riguardo.


La ginecomastia è lo sviluppo eccessivo della mammella dell'uomo, che può essere imputabile a varie patologie quali il sovrappeso (in tal caso si parla di falsa ginecomastia), una variazione dell'equilibrio ormonale o effetti collaterali di alcuni farmaci. Gli uomini che ne soffrono spesso vanno incontro a disagi di ordine psicologico. Una mastoplastica riduttiva è l'intervento di chirurgia estetica che risolve questo problema.























domenica 1 maggio 2011

Nuova mastoplastica additiva con tempi rapidi di recupero

La fata madrina di Cenerentola ha potuto trasformarla con un colpo di bacchetta magica, ma i chirurghi estetici di oggi stanno tirando fuori tutti i trucchi per avvicinarsi il più possibile a quel sogno, riducendo i tempi di recupero da un minimo al niente.

L'ultimo tentativo? Un metodo di recupero rapido dall'intervento di mastoplastica additiva che alcuni chirurghi stanno promuovendo aggressivamente, il quale garantirebbe al paziente di tornare al lavoro o in piena salute in appena 24 ore - tempi ben più brevi rispetto ai tradizionali 7-10 giorni di recupero, necessari dopo un normale intervento di chirurgia plastica al seno.
Mentre la chirurgia estetica è diventata gradualmente più sostenibile e accessibile alla classe medio borghese, una sfida continua ad imporsi: non molti hanno la possibilità di prendersi il tempo libero dal lavoro necessario per riprendersi completamente da un intervento di mastoplastica additiva. I chirurghi plastici stanno offrendo sempre più opzioni tenendo a mente questa considerazione.

Ma la rapidità dei tempi funziona davvero? E ancora più importante, è sicura?

A Beverly Hills il chirurgo plastico Ashkan Ghavami è uno dei chirurghi plastici che offre il metodo di recupero rapido.
Con un comunicato stampa il Dott. Ghavami promuove con forza il suo metodo "tette nuove in un lampo"."La ripresa è così indolore che i pazienti sono persino incoraggiati a fare la doccia nei giorni stessi dell'intervento, ad alzare le braccia, asciugare i capelli, e persino andare fuori a cena o a vedere un film per festeggiare! Molte ritornano al lavoro il giorno successivo, o escono a fare shopping!", afferma il chirurgo plastico Ghavami.

"Avendo avuto un intervento di mastoplastica additiva, la prospettiva di alzare le braccia sopra la mia testa, di fare la doccia e tornare al lavoro entro le 24 ore successive all'intervento mi fa veramente rabbrividire al solo pensiero", afferma Kimberly, giornalista che si è sottoposta a mastoplastica additiva poco prima di conoscere ed intervistare il Dott. Ghavami.
"Nei giorni successivi all'intervento di chirurgia estetica per l'aumento del seno, i miei gomiti volevano restare ben piantati sui fianchi. Alzare le mani per asciugare i capelli mi sarebbe sembrato un compito titanico, per non parlare di come impugnare un phon pesante per acconciarli. L'unico lavoro che volevo fare era quello di sollevare il telecomando, non oltre..."
"Avevo intervistato il chirurgo plastico Ghavami il quale non sembrava contrariato dall'idea di cavalcare l'ondata di polemiche che avrebbe suscitato il suo nuovo metodo".

Ghavami sostiene che il suo metodo si basa sugli insegnamenti del chirurgo plastico Dr. John Tebbetts, che ha tracciato il comune percorso dei vasi sanguigni nel petto ed ha intuito un modo meno traumatico per creare un taschino per l'impianto. Tebbetts sostiene che questo metodo controlla il sanguinamento, in primo luogo non permettendo che questo si verifichi.

"Il punto chiave è che si verifica un trauma veramente molto piccolo ed un sanguinamento minimo, per cui segue un dolore più basso ed un più rapido recupero", dice Ghavami a StyleList.

Il metodo diminuisce anche il tempo necessario per eseguire l'intervento di aumento del seno, dalla media di una o due ore, ad una mezzora, sostiene il chirurgo plastico Ghavami.

Eppure l'ex presidente della ASPS (Società Americana di Chirurgia Plastica), il Dott. Michael F. McGuire, dice che un presunto intervento chirurgico rapido può essere una bandiera rossa di avvertimento.
"Fare un intervento di chirurgia estetica per l'aumento del seno in 30 minuti non è necessariamente una buona cosa. La mia principale preoccupazione è che si possa esporre il paziente a rischi di complicanze maggiori. Inoltre, non è possibile aggirare il fatto che si tratta di un intervento chirurgico, effettuato sotto anestesia, e il corpo umano ha bisogno di un tempo sufficiente per guarire. I rischi sorgono quando si tenta di affrettare le cose, solo per il gusto di dire che lo si fa entro un certo tempo", afferma il dott. McGuire.

Anche se i tempi di esecuzione sembrano essere ciò che viene ostentatamente commercializzato nel metodo, Ghavami sostiene che non è la sua priorità.
"Il Dott. McGuire è nel giusto, ma l'obiettivo qui non è semplicemente quello di essere rapidi. Dato che la dissezione chirurgica è precisa e non vi sono manovre particolarmente invasive, vi è un minor trauma e di conseguenza si ricorre ad un minor tempo di anestesia e di chirurgia", dice Ghavami.

Intervistando più esperti di chirurgia plastica sul tempo necessario per effettuare un qualificato intervento di mastoplastica additiva, ho incontrato due scuole di pensiero contrastanti. Da un lato c'è chi sostiene che è necessario più tempo per fare le cose correttamente, e valutare opportunamente il sito chirurgico affinché si riesca ad ottenere un risultato artisticamente interessante che sia unico per il paziente.
Gli altri chirurghi sostengono che, se si sa cosa fare, si può compiere l'intervento in molto meno tempo.

Un altro punto di discordia è tutta la questione della doccia. Mentre i metodi di recupero possono variare, la maggior parte dei pazienti di mastoplastica additiva non possono fare la doccia a pochi giorni dall'intervento chirurgico. "E' un fatto di guarigione umana che un'incisione cutanea sul corpo richieda circa 48 ore per chiudersi", dice il Dott. Wayne, chirurgo plastico del New Jersey. "Farsi la doccia prima di questo periodo potrebbe causare un'infezione."

Dopotutto, è la presenza di acqua e di un ambiente umido che invita le infezioni a radicarsi. "Dopo l'intervento di mastoplastica additiva ho lasciato per settimane sulle mie incisioni delle bende sottili, chiamate steri-strip, per proteggermi da infezioni e permettere alle ferite di rimarginarsi lentamente, lasciando oggi dei segni praticamente invisibili. E dopo aver visto le foto delle cicatrici in rilievo e rosate che non erano state curate opportunamente, posso apprezzare il tempo necessario al corpo per guarire del tutto", racconta Kimberly.
"Eppure Ghavami afferma di tenere tutto questo in considerazione quando dice ai suoi pazienti che possono fare tranquillamente la doccia quasi immediatamente dopo l'intervento."

"Una colla che è impermeabile viene utilizzata nell'incisione, ed è coperta da medicazioni chirurgiche, che non permettono all'acqua di entrare nella ferita. Non tutti fanno la doccia lo stesso giorno, ma possono se vogliono, e questo aiuta nel recupero. Fino ad oggi non ho avuto una singola infezione usando questa tecnica. Se una mastopessi (lifting del seno) viene fatta in concomitanza con l'intervento di mastoplastica additiva, allora le indicazioni per il recupero e la doccia sono molto diverse", spiega Ghavami, "perché nell'intervento sono coinvolti punti multipli di incisione."

Il rischio più comune di un aumento del seno è la possibilità di ematomi o sanguinamento. Il sanguinamento può variare di grado, da un piccola presenza che può essere drenata senza troppi problemi, a situazioni in rapida escalation che potrebbero richiedere un secondo intervento chirurgico, e anche la rimozione degli impianti.
Fortunatamente, se si sceglie un chirurgo plastico qualificato e specializzato, e si eseguono con scrupolo le istruzioni per una buona guarigione, si può notevolmente ridurre il rischio di sanguinamento. Ma qui sta la critica più seria del metodo del rapido recupero.
"La grande maggioranza dei pazienti che si sono sottoposti a mastoplastica addditiva generano sanguinamento nelle prime 24 ore", spiega il dott. Ganchi. "Non avrebbe senso evitare la stimolazione del muscolo, e quindi dei vasi sanguigni, fino a quando non si sono chiusi? Questo richiede soltanto un po' di relax per un paio di giorni. Non credo che chiedere questo per prevenire le emorragie sia troppo ", dice Ganchi.

Il metodo di rapido recupero sembra opporsi alla metodologia tradizionale, incoraggiando i pazienti ad alzare le braccia, fare la doccia e muoversi a un ritmo regolare, subito dopo l'intervento. Ghavami afferma che l'ematoma non è una questione rilevante, tanto meno quanto più correttamente viene eseguito il metodo di controllo del sanguinamento.

Gli esperti dicono che il metodo di recupero entro le 24 ore presuppone un impianto di moderate dimensioni.

Anche se non espressamente promosso, molti dei chirurghi plastici più abili di oggi combinano elementi del metodo rapido con elementi dei metodi più tradizionali di guarigione, indicando al paziente di utilizzare un tipo di approccio che concilia un recupero relativamente rapido con un basso rischio.

venerdì 22 aprile 2011

Lady Gaga: chirurgia facciale permanente?

Lady Gaga ha recentemente espresso di essere contraria alla chirurgia plastica, ma pare invece che abbia preso in considerazione l'idea di approcciarsi alla chirurgia plastica in occasione del suo ultimo album "Born this way", in cui si è fatta inserire delle protesi facciali per rendere il viso più spigoloso.
Pare che la cantante avesse valutato di farsi mettere le protesi in modo permanente, ma l'intervento del suo ragazzo, contrario a questa

idea, l'avrebbe distolta da questo intento.
Ha rivelato al NME magazine: "Ho pensato di mettere le protesi definitive, ma ho deciso poi di non farlo. Principalmente a causa del mio ragazzo, se vuoi la verità."
Gaga attualmente è insieme al musicista Carl Luc, con il quale aveva iniziato una storia nel 2005, poi interrotta nel momento in cui Gaga aveva raggiunto uno dei momenti apice della sua fama, per poi tornare di nuovo assieme lo scorso anno.

Il look modificato della hitmaker "Bad Romance" è stato paragonato all'artista francese Orlan, che ha modificato il suo volto come un artwork per un certo numero di volte attraverso la chirurgia plastica.
Sentendo parlare di Orlan e guardando le sue fotografie per la prima volta, Gaga ha affermato: "E' molto bella. Che strana. E' davvero favolosa, ho intenzione di ispirarmi a lei adesso".

martedì 22 marzo 2011

Jennifer Aniston ha un nuovo volto

Il volto di Jennifer Aniston è cambiato, la sua pelle è più tesa e sembra più gonfia intorno agli occhi, alle labbra ed al naso. La domanda è se Jennifer Aniston abbia avuto un piccolo aiuto dalla chirurgia estetica.
Secondo la Celeb TV Jennifer Aniston è stata in Città del Messico la scorsa settimana per la promozione del suo nuovo profumo, ma le foto scattate dalla American Sweetheart mostrano un cambiamento definitivo nel suo volto.

Jennifer Aniston prima dell'intervento.
Celeb TV lascia pensare che Jennifer Aniston potrebbe avere avuto qualche intervento di chirurgia estetica di recente, perché il gonfiore sembra non essere passeggero. In una foto i suoi occhi appaiono socchiusi dal gonfiore intorno ad essi. Lo stesso gonfiore si vede intorno alla bocca ed al naso.
Jennifer Aniston ha 42 anni, difficile da credere perché sembra molto più giovane, ma intorno a questa età le rughe sul volto si sviluppano e la pelle diventa più rilassata. Può essere che Jennifer abbia deciso di avere un piccolo aiuto dalla scienza attraverso la chiurgia plastica oppure che si sia sottoposta a qualche iniezione di botulino.
La giovane donna che conosciamo e amiamo da "Friends" è cresciuta ed è apparsa in molti film. Ha fatto il passaggio dal piccolo al grande schermo senza alcun problema.
Jennifer Aniston nasce a Sherman Oaks, a Los Angeles, in California. Figlia degli attori John Aniston e Nancy Dow, con un padrino di nome Telly Salvalas, è cresciuta con le star di Hollywood, dove la chirurgia plastica è molto comune da decenni.
Speriamo che Jennifer Aniston non faccia la fine delle star che hanno davvero esagerato con la chirurgia estetica come Joan Rivers, il cui volto sembra essere congelato. Il suo viso sembra quasi soffrire tanto che è stato tirato.
Michael Jackson aveva realmente perso la testa con la chirurgia plastica al punto che non aveva più alcuna somiglianza a come era originariamente.
Melanie Griffith è stata adorabile, ma la chirurgia estetica ha reso il suo aspetto troppo diverso, senza rispettare le proporzioni. Ad un certo punto le sue labbra erano così piene che sembrava stessero per scoppiare.
Priscilla Presley ha esagerato con la chirurgia estetica al punto da somigliare sempre più ad un gatto nello sguardo.
Cher è un'altra celebrità che, a seguito della chirurgia plastica, ha perso il suo aspetto esotico, e ancora una volta si tratta di una star con un volto fuori misura.
E ancora la Meg Ryan che ha assunto uno sguardo congelato come la Rivers.
Queste celebrità non sono andate sotto i ferri per un piccolo aiuto, hanno esagerato tanto da non avere più alcuna somiglianza con quelle che erano. La speranza è che Jennifer Aniston non si unisca alla fila delle star che hanno abusato della chirurgia estetica.

lunedì 14 marzo 2011

Lifting viso del Vampiro. Morbido al primo morso

In quest' epoca in cui è molto importante rallentare i segni del tempo, gli antichi vampiri dalla pelle sempre giovane sono indubbiamente un' ossessione culturale. E' sul mercato con il nome di "vampire filler" o "vampire face lift" e si tratta  di un trattamento cosmetico (non di chirurgia estetica) per riempire le rughe e per rinvigorire guance che hanno perso il loro turgore.

La procedura consiste nel prelevare del sangue dal braccio della paziente, separarlo dalle piastrine e poi iniettarle nel viso con l' intenzione di stimolare la produzione di nuovo collagene. Questa tecnica si chiama "Selphyl" ed è giunta nel mercato relativo al ringiovanimento facciale nel 2009.Tale medoto è noto anche come P.R.F.M. (Il termine medico per le piastrine di colore dorato che Selphyl estrae). Non si tratta di chirurgia estetica o né tantomeno di chirurgia plastica ma di un trattamento cosmetico-estetico.
Sanjay Batra è il capo esecutivo dell' Aesthetic Factors che produce la tecnica "Selphyl".Tale innovazione è stata particolarmente apprezzata perchè molte donne preferiscono utlizzare il proprio sangue piuttosto che neurotossine o filler sintetici per ringiovanire il loro viso come alternativa ad interventi di chirurgia estetica o chirurgia plastica. Inotre alcuni medici ritengono che con questa tecnica innovativa sia meno probabile che si verifichino sul viso irregolarità e gonfiori che spesso filler sintetici provocano.
Il Dr. Anthony P. Sclafani, direttore di chirurgia plastica facciale presso il "New York Eye"  ed il "Ear Infirmary" ha constatato che l' effetto di questa terapia può durare anche più di un anno ( sino a 18-24 mesi)
Il dott. Sclafani ha utilizzato questo metodo in circa 150 pazienti. Egli afferma che sia possibile correggere con questa tecnica leggeri segni dell' età, come le "zampe di gallina", la diminuzione del volume facciale e lo svuotamento sotto gli occhi. In questo modo si ottiene un progressivo, naturale e leggero ringiovanimento. Per alcuni medici il "vampire filler" non può essere paragonato al "botox" perchè l' uno riempie gli spazi e l' altro inibisce l' azione dei muscoli. Per altri  questo metodo si limita a migliorare la qualità della pelle e del suo volume. Per questo motivo prima conferiscono maggiore volume e spessore con un filler all' acido ialuronico che dura circa un anno e poi levigano la pelle sotto gli occhi e le parti più svuotate e magre con il "vampir filler".

keywords: chirurgia estetica | chirurgia plastica

lunedì 28 febbraio 2011

Intervento di mastoplastica riduttiva sicuro per gli adolescenti

Quando una donna adulta sperimenta significativi dolori alla schiena ed al collo da macromastia - o seno molto grande - è prassi comune dei chirurghi plastici effettuare la chirurgia di riduzione del seno (mastoplastica riduttiva) per alleviare il suo dolore.

L'intervento di mastoplastica riduttiva negli adolescenti non è così comune. Una recente relazione dell'Università del Rochester Medical Center(URMC) mostra che gli adolescenti ricevono gli stessi benefici fisici e psico-sociali degli adulti, e potenzialmente in misura ancora maggiore.
Le adolescenti con seni molto grandi possono andare incontro a rigidità del collo, dolore alla schiena e alle spalle. Possono sviluppare infezioni alla pelle, avere problemi nel praticare sport e possono sviluppare profondi segni nelle loro spalle dovuti al peso che il reggiseno esercita attraverso le spalline.
In alcuni casi, i problemi possono essere così gravi che può essere difficile respirare e possono causare una incurvatura della spina dorsale. Inoltre le giovani ragazze possono avere problemi sociali dovuti alla loro condizione.
"Questi non sono problemi insignificanti per le giovani donne", ha detto John Girotto, professore associato di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, Neurochirurgia e Pediatria. "Questa pubblicazione dimostra che le stesse traggono grande beneficio dalla chirurgia plastica. Perché dovremmo far loro aspettare 20 anni per alleviare il dolore fisico ed emotivo?"
Il documento, pubblicato sull'International Journal of Surgery, ha esaminato 76 pazienti di età inferiore ai 18 anni, che hanno avuto un intervento di mastoplastica riduttiva del seno alla URMC.
L'età media delle pazienti era di appena oltre i 16 anni. Il sessantacinque per cento delle pazienti erano obese, ma nessuna di loro si era sottoposta all'intervento prima di avere seguito un piano alimentare ed un allentamento fisico volti ad ottenere un significativo dimagrimento.
"Una delle scoperte interessanti di questo studio è che le dimensioni della coppa non erano direttamente collegate all'Indice di Massa corporea (BMI). Questo indica che i seni non sono necessariamente  proporzionali alla dimensione corporea e alla forma del paziente", dice il Prof. Peter Koltz, chirurgo plastico primo relatore dello studio in oggetto.
Si ritiene che la macromastia stia diventando sempre più un problema negli adolescenti a causa della precoce insorgenza in pubertà e dell'aumento dell'obesità infantile, ma non esistono studi precedenti che abbiano esaminato la percentuale di adolescenti affetti da macromastia.
Questo è il primo studio di largo respiro finalizzato ad esaminare le motivazioni mediche che comportano l'intervento chirurgico di mastoplastica riduttiva ed i suoi risultati negli adolescenti.
Spesso i ragazzi non sono i primi della loro famiglia a richiedere la mastoplastica riduttiva." Le madri che hanno già avuto una mastoplastica riduttiva spesso desiderano che le loro figlie facciano lo stesso, perché non vogliono che le loro ragazze debbano aspettare più a lungo di quanto loro hanno dovuto".
E' importante però che i chirurghi plastici siano consapevoli del fatto che un intervento di chirurgia plastica per un adolescente comporta gli stessi rischi di un adulto, seppure i rischi sono generalmente più bassi nella maggior parte degli ambulatori pediatrici.
I chirurghi plastici dovrebbero assicurarsi che i loro pazienti comprendano i rischi di andare incontro a problemi di allattamento al seno, incapacità di produrre latte o di non produrne a sufficienza. Infine, Koltz ha detto che, come tutta la chirurgia plastica, una selezione accurata del paziente è uno dei più importanti fattori
per un esito positivo dell'intervento. Fintanto che i pazienti sono adeguatamente informati e comprendono tutti i potenziali rischi e benefici dell'operazione, essi rimangono pienamente soddisfatti del risultato ottenuto.

mercoledì 16 febbraio 2011

Cindy Crawford non più contro la chirurgia estetica

Cindy Crawford, che aveva rifiutato di andare sotto i ferri per apparire più giovane, ha detto che ha cambiato idea sulla chirurgia estetica e non è più contro di essa.
La bellezza da passerella, che compie 45 anni a fine mese, in precedenza aveva espresso il suo desiderio di "invecchiare con grazia", ma ora ha cambiato idea.
"Quando avevo 30 anni ho potuto dire: 'ho intenzione di invecchiare rispettando l'avanzare inesorabile del tempo ed in modo del tutto naturale'. Ma io non sono più così intellettuale su questo argomento", ha detto la Crawford.
La modella, che ha un figlio di nome Presley, 11 anni, e una figlia di nove anni, Kaia, da suo marito Rande Gerber, ha detto che è molto più a suo agio con se stessa ora che è nella sua quarantina.
"Penso di avere già abbastanza, ma quello che mi piace di più è il senso di potere che ho. Gran parte della nostra vita si spende cercando di mettersi alla prova, di far accadere le cose e cercando di ottenere sempre qualcosa di più.
"Ma poi si arriva alla fine dei trenta e dei 40 anni e si realizza che la vita è strabiliante proprio davanti a noi, se possiamo essere presenti in essa."
Cindy aveva precedentemente detto di essere "veramente spaventata" dall'idea della chirurgia estetica, sebbene avesse tentato il Botox in passato. "Ho provato il Botox, ma mi spaventa. La chirurgia estetica è veramente terrificante, ma purché non si utilizzino queste cose per cambiare il proprio volto credo che sia OK."

Non è una notizia che ha avuto qualche intervento di chirurgia estetica prima, quando era nel bel mezzo dello scandalo dopo aver ammesso di averne fatto ricorso per oltre un decennio per mantenere un aspetto giovane e promuovere i suoi prodotti di bellezza naturali.
Per tutti quelli che pensavano che le top model non richiedessero la chirurgia estetica, Cindy Crawford ha ammesso che si è rivolta ad un chirurgo estetico per oltre 10 anni. Ha detto che lei va regolarmente in visita dal suo chirurgo per trattamenti come il Botox, le vitamine e le iniezioni di collagene, ma molti pensano che abbia avuto più di quanto non ammetta, come un intervento chirurgico di impianto per le guance, una rinoplastica ed impianti al mento.
"Io non ho intenzione di mentire a me stessa: passata una certa età, le creme lavorano sulla struttura della nostra pelle, ma, al fine di ripristinare l'elasticità, tutto quello su cui posso veramente contare sono le iniezioni di vitamine, il Botox e il collagene", ha detto alla rivista Gala.
La modella in passato ha sostenuto che la bellezza della sua pelle fosse il risultato di una miscela di caffè coltivati e olio d'oliva, ma noi conosciamo il suo ingrediente segreto: "Conduco una vita molto semplice e sana che fa i miracoli. Bevo molta acqua, guardo quello che mangio e faccio esercizio fisico ... Ma devo la qualità della mia pelle al mio chirurgo estetico."